di Luisa Zargani
Trussardi ha tenuto ancora una volta la sua presentazione alla Pinacoteca di Brera e ha scelto un gruppo di attori, con i loro stereotipi e le loro stranezze, per simboleggiare l'uomo moderno. Si esibivano davanti a una serie di specchi in ruoli che variavano dal pittore o dall'hippie all'ubriacone e al motivatore.
"Pensavo agli artisti Ligabue e Vincent van Gogh e ai tratti audaci che usavano per dipingere gli abiti delle figure maschili nei loro dipinti", ha detto il direttore creativo Gaia Trussardi. "Cercavo tessuti che trasmettessero l'idea del movimento". Caso in questione: un abito gessato in cui le linee irregolari "rompono la trama".
L'idea del gioco di ruolo si è tradotta anche in una stampa che mostrava un'antica maschera di gesso con un'audace pennellata rossa su di essa. La contraddizione è ulteriormente esemplificata da giacche e gilet formali accostati a pantaloni da jogging e materiali come il neoprene e il lino grezzo che contrastavano con denim e pelle scamosciata. Trussardi rielabora anche pantaloni in pelle di pitone con un tocco di dandismo bohémien.
L'installazione ha fatto da sfondo a una collezione in sintonia con le inclinazioni “pop ‘n’ roll” di Trussardi.
Trussardi Uomo Primavera 2017
Trussardi Uomo Primavera 2017
Trussardi Uomo Primavera 2017
Trussardi Uomo Primavera 2017
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