Silvia Venturini Fendi ha spinto in direzioni diverse questa stagione, giocando con gli opposti e gli elementi contrastanti, e lavorando con il suo amico Karl Lagerfeld.
L'abito e la cravatta sono tornati, ma questa volta come atto di ribellione nella terra di Fendi. Silvia Venturini Fendi ha spinto in tante direzioni in questa stagione, giocando con opposti e contrasti, e lavorando con il suo amico Karl Lagerfeld in una fusione di vecchio e nuovo, formale e sportivo. Il suo colpo più potente, tuttavia, è stato riportare alla ribalta i vestiti su misura, con qualche tocco.
“Oggi, per un ragazzino, o per qualcuno che non l'ha mai provato prima, essere in giacca e cravatta è l'abbigliamento più sovversivo. Volevo vedere tutti quegli uomini avvicinarsi a un'atmosfera classica", ha detto Venturini Fendi prima di inviare una gamma di abiti grigi con una lucentezza vitrea, o caffelatte, o bicolore per tutti gli uomini indecisi là fuori. Sia le giacche che i soprabiti avevano il nuovo collo Lagerfeld, con un morbido scialle a destra e un rever classico a sinistra.
La sartoria aveva molti aspetti nuovi: abiti spaziosi erano realizzati in lana tempestata di fili d'argento o nylon, e alcuni erano stratificati con cravatte a righe, camicie eleganti e gioielli - catene d'oro e medaglioni - che ricordano lo stile di Lagerfeld. Durante un'intervista, la stessa Venturini Fendi indossava un grosso anello con sigillo della collezione con un logo FF riccio creato da Lagerfeld negli anni Ottanta. La sua camicia era ricoperta da un motivo FF astratto, una creazione Lagerfeld degli anni '90 che ricordava gli artisti futuristi italiani.
Fendi
Fendi Primavera/Estate 2019 Milano
Fendi ha compensato tutta questa formalità con svolazzi street-y, tra cui trench, cappellini e piumini ricoperti da un collage basato su immagini, schizzi e ispirazioni di Lagerfeld. Anche la maglieria aveva un taglio street, multicolore e ammiccante con cerniere lucide o file di minuscole perline dorate.
In questa stagione, Fendi ha collaborato con l'azienda Porter con sede a Tokyo, realizzando borse tra cui la prima Baguette da uomo - e la Peekaboo - in nylon accoppiato, così come le tipiche pelli di coccodrillo, visone e Selleria del marchio, tutte con cinturini e fibbie multiuso. Un'altra borsa dai bordi rigidi è arrivata con una copertura in plastica staccabile, che si trasforma in una shopper, il tutto per servire il poliedrico uomo Fendi.