Per l'Autunno/Inverno 2013, Highland ha preso ispirazione da un gruppo di alpinisti californiani degli anni '70, gli Stonemasters.
“Non ci consideravamo nulla se non potessimo influenzare un cambiamento epocale nel modo in cui gli scalatori si sentivano, pensavano e si comportavano. Faceva tutto parte del dimostrare che contavamo, che valevamo un accidenti come esseri umani. Nella nostra mente, una rivoluzione non era un lusso ma una condizione per essere vivi”. –John Long a.k.a. “Largo” fondatore di Stonemaster.
Gli Stonemasters hanno dato vita a un movimento basato sul desiderio collettivo di vivere liberi da ogni ritegno. Quando non si arrampicavano nel loro cortile di Idyllwild o Yosemite, restavano svegli fino a tardi a memorizzare e recitare brani di libri di alpinismo, sognando di scalare vette famose dipinte sui muri della loro club house. La loro fiducia ha rapidamente ispirato gli scalatori di tutto il paese con i rischi che hanno preso e con l'abbigliamento sulle spalle.
Per commemorare la loro energia, Highland introduce una gamma di colori influenzati dai materiali e dall'ambiente dell'arrampicatore moderno. Viola, blu pthalo e quarzo si riferiscono allo spettro delle corde da arrampicata in nylon intrecciato, mentre gesso, grigio e pino fanno riferimento alle pareti rocciose dello Yosemite. I tessuti ikat indiani scelti a mano conferiscono consistenza alle camicie di base e alle sovracamicie con cerniera e il tema riproposto di questa stagione continua con una Baja con cappuccio realizzata con coperte messicane Thunderbird. Bandane, Mock Crew Necks e la T Rollercoaster tinta unita per rendere omaggio all'uniforme dello Stonemaster, mentre i capi delle Highland come The Sherpa Coat, The Motorcycle Jacket, The Cotton Hammerchead Crew, fanno tutti un ritorno con una costruzione evoluta e tessuti tecnici di alta qualità .